"Happiness is real only when shared."
Christopher Mccandless


martedì 23 novembre 2010

le sole vere pupille...erano le tue















Oggi per voi qualche poesia..primo fra tutti Montale..il mio preferito 

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale 


Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale 
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. 
Anche così č stato breve il nostro lungo viaggio. 
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono 
le coincidenze, le prenotazioni, 
le trappole, gli scorni di chi crede 
che la realtŕ sia quella che si vede. 

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio 
non giŕ perché con quattr'occhi forse si vede di più. 
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due 
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, 
erano le tue. 
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.
Codesto č il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...

Montale




Non posso esistere senza di te. 
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti: 
la mia vita sembra che si arresti lě, 
non vedo piů avanti. 
Mi hai assorbito. 
In questo momento ho la sensazione 
come di dissolvermi: 
sarei estremamente triste 
senza la speranza di rivederti presto. 
Avrei paura a staccarmi da te. 
Mi hai rapito via l'anima con un potere 
cui non posso resistere; 
eppure potei resistere finché non ti vidi; 
e anche dopo averti veduta 
mi sforzai spesso di ragionare 
contro le ragioni del mio amore. 
Ora non ne sono piů capace. 
Sarebbe una pena troppo grande. 
Il mio amore č egoista. 
Non posso respirare senza di te. 
Keats


Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano 
le briciole di pale che io gettavo 
sul tuo balcone perché tu sentissi 
anche chiusa nel sonno le loro strida. 

Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due 
e il nostro breakfast gela tra cataste 
per me di libri inutili e per te di reliquie 
che non so: calendari, astucci, fiale e creme. 

Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato 
sui fondali di calce del mattino; 
ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco 
soffocato č il bagliore dell'accendino 
Montale




Tu eri la vita e le cose. 
In te desti respiravamo 
sotto il cielo che ancora č in noi. 
Non pena non febbre allora, 
non quest'ombra greve del giorno 
affollato e diverso. O luce, 
chiarezza lontana, respiro 
affannoso, rivolgi gli occhi 
immobili e chiari su noi. 
è buio il mattino che passa 
senza la luce dei tuoi occhi.
Pavese



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